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Se non avete busta paga o reddito fisso, potete richiedere un prestito con garanzia quota immobile. In questa guida vi spieghiamo cos'è e come funziona.
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I prestiti e i finanziamenti sono un'ottima occasione per avere denaro contante per far fronte a spese improvvise o dar vita ai propri progetti. Talvolta, però, è difficile ottenere una somma di denaro dalle banche e dagli istituti di credito. Soprattutto se richiedono grandi cifre e non si hanno redditi fissi o busta paga. Anche per questo è stato ideato il prestito con garanzia quota immobile, adatto anche alle persone con protesti, che risultano cattivi pagatori o che non hanno busta paga. Naturalmente i richiedenti dovranno avere il possesso di un bene immobile (abitazione, terreno, locale commerciale, fabbricato). In questa guida, daremo un'occhiata approfondita a questa tipologia di prestito, presentandovi le maggiori informazioni.
Come detto, qualora non si abbiano le necessarie garanzie come una busta paga, e non ci sia nessuno che possa farvi da garante, avete la possibilità di garantire il prestito con un immobile. Questo significa che la banca o l'istituto di credito che vi concede il prestito, otterrà come garanzia il vostro immobile, e solo ed esclusivamente nel caso in cui non provvediate al pagamento delle rate, potrà prenderne possesso. Questa pratica è definita anche ipoteca.
L'ipoteca è una forma di tutela ottenuta dal creditore, che in caso di insolvenza da parte del debitore, potrà prendere possesso. È un vero e proprio diritto di garanzia, quasi sempre utilizzato per gli immobili ed è disciplinato direttamente dal Codice civile, precisamente dall'articolo 2808, che testualmente recita:
“L'ipoteca attribuisce al creditore il diritto di espropriare, anche in confronto del terzo acquirente, i beni vincolati a garanzia del suo credito e di essere soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dall'espropriazione. Può avere per oggetto beni del debitore o di un terzo e si costituisce mediante iscrizione nei registri immobiliari. È legale, giudiziale o volontaria”.
Ogni cittadino maggiorenne italiano, o con regolare permesso di soggiorno, può presentare richiesta di prestito con garanzia immobile. Naturalmente dovrà avere il possesso pieno, o in parte, di un immobile. Grazie a questa tipologia di garanzia, non importa che non si abbia un reddito fisso o una busta paga per ottenere il prestito. Bisogna però considerare anche le eventuali conseguenze. Solitamente la somma richiesta dovrà essere di una certa rilevanza per poter utilizzare questa formula, e quindi anche la rata mensile sarà importante. Prima di accettare e firmare il contratto, considerate sempre il rischio di perdere eventualmente la vostra abitazione e fate le giuste valutazioni.
Questa formula di prestito, visto che le cifre sono alte, è offerta dalle banche e dai maggiori istituti di credito del Paese. Quando presentate domanda, richiedete sempre un preventivo scritto e confrontate le varie richieste. Non fermatevi a valutare solo il tasso d'interesse, ma considerate anche tutte le spese di gestione e gli eventuali costi da affrontare nel caso in cui si estingua il debito anticipatamente.
Prima di tutto sappiate che se l'immobile è esclusivamente di vostra proprietà sarà sempre un punto a favore di chi vi eroga il prestito. Nel caso in cui ci sia una comproprietà, questo renderà tutto più difficile. Inoltre, qualora voleste ipotecare la vostra unica abitazione o comunque il vostro unico immobile, sarà più difficile. Queste tipologie, infatti, non sono pignorabili dalle banche.
Quando vi recate allo sportello per presentare la vostra richiesta portate con voi tutti i documenti che attestano la proprietà dell'immobile da ipotecare, il vostro documento d'identità, il codice fiscale, l'eventuale busta paga e l'ultima dichiarazione dei redditi.
La banca o l'ente che vi ha erogato il prestito, qualora non provvediate al pagamento delle rate, potrà far valere il suo diritto ed entrare in possesso dell'abitazione. Naturalmente questa non è una pratica immediata, visto che la banca vi chiederà innanzitutto di saldare le rate, aggiungendo inizialmente la mora e le eventuali spese che affronterà. Nel caso in cui siate ancora inadempienti, provvedere a far partire l'iter di pignoramento.
Tecnicamente sì, potete venderla sempre a patto che il nuovo acquirente sappia della presenza dell'ipoteca. Anche perché l'ipoteca segue l'immobile, quindi nel caso in cui voi non ottemperiate al prestito, il nuovo acquirente rischia di perdere la casa.
Nel caso in cui abbiate estinto prima della scadenza naturale il vostro debito con la banca o l'istituto di credito, toccherà a quest'ultimi contattare l'Agenzia del Territorio che si occupa delle ipoteche e richiederne la cancellazione.
No, potete richiederlo con ogni tipo di bene immobile sia che si tratti di un'abitazione, sia di un locale commerciale o un appezzamento di terra. Naturalmente, l'entità del prestito varierà in base al valore dell'immobile.
Questo dipende dalle banche e dagli istituti di credito, ma solitamente non hanno alcun vincolo di spesa. Rientrano infatti nella categoria dei prestiti non finalizzati.